Risarcimento per ritardi aereo , cancellazione volo, smarrimento bagaglio
L’orario di arrivo effettivo di un volo corrisponde al momento in cui si apre almeno un portellone dell’aereo. Solo in tale momento si può infatti determinare la portata del ritardo ai fini di un’eventuale compensazione pecuniaria.
E’ questa l’interpretazione fornita dalla Corte di Giustizia Europea che rileva come la nozione di «orario di arrivo effettivo» non può essere definita contrattualmente, ma dev’essere interpretata in modo autonomo e uniforme nell’Unione.
E’ indubbio infatti, che i passeggeri, fino a quando sono a bordo del vettore aereo sono confinati in uno spazio chiuso, soggetti alle istruzioni e al controllo del personale di bordo e non possono occuparsi in modo continuato dei loro affari personali, familiari, sociali o professionali. Appare chiaro dunque che la nozione di «orario di arrivo effettivo» dev’essere intesa come corrispondente al momento in cui ha termine una siffatta situazione di costrizione.
Tale situazione non cambia sostanzialmente né quando le ruote dell’aereo toccano la pista di atterraggio, né quando l’aereo raggiunge la posizione di parcheggio ma solo quando il portellone si apre e inizia la fase di discesa dall’aereo.